Il tuo colore preferito? Azzurro
Mare o montagna? Mare
Il tuo piatto preferito? Spaghetti allo scoglio
Il collega di oggi è Gianluca, Account Manager, organizzato e preciso sul lavoro, con una passione per i nostri prodotti di rischio e per la cucina partenopea :)
Per cominciare, vuoi presentarti in qualche riga?
Mi chiamo Gianluca Firenze, sono originario di Salerno ma ho vissuto tra Milano e Malaga prima di arrivare a Roma un anno fa.
Lavoro per Tink da cinque mesi come Account Manager, occupandomi dei nostri clienti italiani principali (Poste, BNL e Enel X).
Il mio background è economico-finanziario e ho iniziato la mia carriera lavorativa in banca
Per 5 anni ho lavorato in Moody’s Analytics, in qualità di Account Manager, occupandomi di piattaforme per l’analisi del rischio e del credito; successivamente sono entrato in Oracle, come Senior Sales Executive per le soluzioni SaaS (la parte Cloud). Una volta tornato a Roma ho avuto un'esperienza come Head of Italy per una piccola (3k dipendenti :D ) multinazionale spagnola nel settore dell’IT services, prima di sposare il progetto Tink!
Raccontaci la tua giornata tipo a Tink
Mi occupo di gestire i clienti italiani a 360 gradi, collaboro con i project managers, i solutions architect e i delivery managers per la parte dei progetti, per assicurare il successo di questi; parallelamente ho un ruolo più commerciale: mi occupo di creare nuove opportunità di up sell e cross sell, proponendo nuove soluzioni, condividendo la strategia di Tink con i clienti e cercando le sinergie, sia a breve e lungo termine.
Per quanto riguarda la giornata tipo, sembrerà banale, ma non esiste una giornata tipo a Tink! Ci sono dei meeting ricorrenti, quindi, per esempio, partecipo a incontri settimanali con la parte tecnica dei clienti e di Tink per seguire lo stato di avanzamento dei progetti; allo stesso tempo, mi interfaccio con il lato business del cliente per creare nuove opportunità commerciali.
Ogni incontro è diverso ed ogni cliente ha le sue peculiarità pertanto la parte di aggiornamento e formazione così come la personalizzazione di meeting è fondamentale nel mio ruolo. Cerchiamo sempre di non fare dei pitch standard ed anche insieme al team di Marketing cerchiamo di creare presentazioni “accattivanti”.
Sicuramente non c'è tempo per annoiarsi!
Come hai conosciuto Tink e cosa ti ha attratto più precisamente del mondo del fintech e dell'open banking?
Quando ero Head of Italy per una realtà spagnola ho ricevuto un corteggiamento da parte di Tink su Linkedin e abbiamo iniziato a conoscerci, l’interesse è cresciuto di volta in volta e ho capito che la mia passione era proprio svolgere un lavoro di questo tipo.
Dopo due anni e mezzo nel mondo bancario (come investment consultant) mi sono spostato verso il settore tecnologico, per cui unire queste due competenze è sempre stato un mio sogno. L’opportunità di lavorare nel settore fintech, così in crescita, (in specifico nell'open banking) è arrivata al momento giusto!
Quali sono secondo te i valori che porta l’open banking?
Ha un valore duplice, da un lato per le banche e le istituzioni finanziarie e dall’altro per i loro clienti. Alle banche offre nuove soluzioni volte a fidelizzare la clientela, aumentare l’engagement e catturare nuovi utenti: l’open banking permette di conoscere meglio i propri clienti, a capire come questi spendono i propri soldi e, di conseguenza, a proporre loro soluzioni personalizzate.
Per il cliente il valore aggiunto sta nella possibilità di organizzare e gestire le proprie risorse in maniera più fluida e snella, avere una overview chiara della propria situazione finanziaria, soprattutto ora che, come sappiamo, gli utenti hanno conti aperti verso più banche e hanno la necessità di accentrare la gestione dei propri risparmi.
Infine, l’open banking offre una user experience migliore, al passo delle applicazioni che i consumatori usano nella loro vita quotidiana; pensate a Netflix, Spotify ecc. .. ecco come devono diventare le banche: puntare tutto sull’utente finale e i loro bisogni.
Per concludere, com'è lavorare per un'azienda come Tink?
Lavorare per Tink è molto stimolante per due motivi: ti senti parte di un grande progetto, non sei solo un numero ma conti come persona. Il tuo contributo è tangibile.
Seconda cosa: il lavoro di team in Italia è davvero coinvolgente! Sebbene ognuno abbia un ruolo specifico, ci si aiuta moltissimo tra di noi e si collabora per davvero. Mi è capitato di lavorare per aziende in cui ogni individuo lavora in silos, ma qui a Tink la nostra arma vincente è proprio il team working.
Inoltre la cultura di questa azienda è estremamente flessibile, anche se allo stesso tempo, seppur sia molto giovane, è ben strutturata; non facciamo cose a caso, per farle ci sono percorsi specifici. Ho imparato che per gli svedesi il benessere del dipendente è molto importante, ci tengono che tu sia felice.
Insomma, consiglierei a tutti di lavorare per Tink!
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